Presentazione
Otto Frank, sopravvissuto all’Olocausto, ritrova nella soffitta il Diario tenuto da sua figlia Anne. Mentre inizia a leggere, come evocate dalle pagine del Diario, riprendono vita le vicende della sua famiglia nella Amsterdam occupata dai nazisti. È il 1942: la famiglia Frank è ebrea, e i tedeschi danno la caccia agli ebrei di casa in casa. Anne vivrà due anni nel rifugio segreto, vedendo il cielo solo la notte, da una piccola finestra, con la compagnia della sua famiglia, della famiglia Van Daan e del dottor Dussel. La storia viaggia su un sottile confine ed equilibrio tra tragedia e leggerezza. Le circostanze, inusuali e inimmaginabili, mostrano caratteri diversi e contrastanti, egoismi e simpatie, paura e speranza, e lo sbocciare di un giovane amore. E anche se la fine è imminente e certa, fino all’ultimo Anne conserva la sua voglia di vivere e la sua fiducia nell’umanità: “…continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo…”. È un’opera considerata tra i capolavori del teatro del ‘900, Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956.